Danze popolari del Sud
Le danze popolari, del centro e del sud Italia, affondano le proprie radici nella ritualità precristiana. Sebbene tali danze, si siano trasformate nel corso dei secoli, per confluire poi, nel medioevo, nella ritualità cristiana, ad oggi esse mantengono ancora il loro carattere tribale, spirituale e terapeutico, nonché tutta la vitalità e l’energia di un popolo che da sempre danza, manifestando la dimensione profonda della natura umana.
Il corso, a cura della docente Karin Bedini, è un percorso introduttivo per la riscoperta delle proprie radici, tramite la rivalutazione musicale e coreutica della tradizione popolare dell’Italia centro-meridionale e promuove l’acquisizione consapevole dei tratti, il carattere e le forme delle danze popolari del sud, quali: la Pizzica-pizzica, le Tammurriate, le Tarantelle, i Saltarelli, le Ballarelle, lo Scotis e le Quadriglie.
Esso si presenta come luogo di incontro di energie ed ambisce ad essere non solo un punto focale sugli stili e la coreutica delle danze di tradizione, ma una vera e propria finestra sulla cultura popolare del centro- sud Italia. Parallelamente, esso punta a divenire un nuovo ambiente di sperimentazione delle potenzialità di espressione di ognuno, non sottovalutando gli aspetti terapeutici e benefici dell’arte, del movimento e della relazione.
Incontri settimanali della durata di un’ora e mezza. Poiché non sono richieste particolari attitudini o studi coreutici pregressi, la partecipazione è aperta a tutti.
ORARI LEZIONI
20.00 – 21.30
Di formazione classica, si avvicina in adolescenza alle tecniche moderne (Graham, Cunningham) e successivamente alla danza contemporanea, contact improvisation e Floor work e al modern jazz presso il Polo di Formazione Danza “PROFESSION DANCE”. Studia il Tango argentino, la danza Kathakali, il folklore brasiliano e la Capoeira.
Dal 1995 al 2010 si perfeziona, in campo coreutico e teatrale con maestri di fama nazionale ed internazionale. Nel 2000 fonda una propria compagnia di teatro di ricerca “Malingut Teatro” pur collaborando parallelamente, come performer con diverse compagnie romane ed esibendosi in grandi manifestazioni tra cui nel 2003 il concerto di Claudio Baglioni allo stadio Olimpico di Roma diretta dal coreografo Luca Tommasini.